Rapporto periodico Legge 162 del 05/11/2021
In sintesi.
Le aziende pubbliche e private che occupano otre 50 dipendenti debbono compilare ogni due anni un rapporto sulla situazione del personale maschile e femminile in relazione alle assunzioni, licenziamenti, formazione, promozioni professionali, passaggio di categoria e di livello, assenze per CIG, maternità, congedi parentali retribuzioni etc.., come previsto dal “Codice delle pari opportunità” art.46 del d.gs. 11/2006 n.198, modificato dalla L.162/2021.
Con decreto 29/03/2022 il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali ha definito le modalità operative per la compilazione di tale rapporto.
Le aziende che occupano fino a 50 dipendenti possono redigere il prospetto in forma volontaria.
Il rapporto deve essere compilato in forma telematica, tramite l’applicativo presente nel portale del Ministero.
Di seguito il link di collegamento.
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Inserendo le informazioni previste nell’allegato del decreto (Allegato A DM rapporti biennali 2022).
La scadenza per il biennio 2020/2021 è il 30/09/2022, per i bienni successivi la comunicazione deve essere inviata entro il 30/04 dell’anno successivo alla scadenza del biennio.
Esempio
Per il biennio 2022/2023 la scadenza sarà 30/04/2024.
Nel sito del Ministero è presente il Manuale utente per la compilazione on-line del rapporto pari opportunità.
Per aiutare gli utenti alla compilazione di tale rapporto abbiamo previsto nella sezione Formulario una nuova funzione che permette la stampa delle informazioni richieste dal decreto.
Modalità operative
Si precisa che i dati relativi alle assenze (esempio CIG, Maternità etc.), ore lavorate e straordinari sono elaborati tramite la gestione delle presenze con i giustificativi.
Posizionarsi nell’anno in cui scade la comunicazione, per il biennio 2020/2021, posizionarsi nell’anno 2022.
Entrare in Formulario, Rapporto periodico sulla situazione del personale.
Precisazione
Anno inizio obbligo di presentazione è l’anno in cui avviene il superamento dei 50 dipendenti e dovrà essere indicato anche alle scadenze successive, pertanto alla scadenza del 30/04/2024 si dovrà indicare sempre 2022.
Per le aziende che dovessero superare la dimensione dei 50 dipendenti in un anno successivo (esempio nel 2023), l’anno da indicare sarà l’anno in cui è sorto l’obbligo pertanto alla scadenza del 30/04/2024 si dovrà indicare 2023 anche per le successive scadenze.